La Cattedrale di Castro: un capolavoro nato sulle rovine di antichi luoghi di culto
Castro rappresenta una delle località più incantevoli del Salento in cui le bellezze naturali si mescolano alle testimonianze di antichi popoli.
Una preziosa testimonianza storica.
Nei secoli infatti Castro è stata oggetto di numerose dominazioni: sorta durante la civiltà greca, nel tempo essa ha visto il passaggio di romani, longobardi e bizantini. Proprio nella bellissima Piazza della Vittoria, la Chiesa di Maria Santissima Annunziata ci dona una testimonianza dei popoli che qui vi sono giunti.
La chiesa nei secoli è stata oggetto di numerosi rifacimenti e nonostante i vari stili che nel tempo ne hanno alterato le strutture, è possibile ancora notare, sulla facciata laterale, i resti di una basilica bizantina. La scoperta, che avvenne nel 1895 durante i restauri per opera dell'architetto Barone Filippo Bacile, riportò alla luce una tipica struttura bizantina su cui emergevano parti di affreschi risalenti a tre stili decorativi diversi.
Come si presenta oggi la Cattedrale di Castro.
La Chiesa di Maria Santissima Annunziata come la conosciamo oggi, venne eretta nel 1171 durante il periodo normanno ed evidenzia il classico stile romanico pugliese. La pianta della struttura è a croce latina e si compone di una sola navata con tre piccole absidi. La facciata esterna, più volte ripresa nei secoli, evidenzia un rosone centrale sotto al quale si apre un portone di ingresso.
All'interno l'altare centrale fu fatto costruire, in stile barocco, dai vescovi De Marco e Capreoli tra il 1670 ed il 1685, ed è preziosamente arricchito da tele in cui è raffigurata la Madonna Annunziata, protettrice di Castro. La cattedrale inoltre è costituita da due pavimentazioni diverse: sotto la navata centrale vi è un mosaico, mentre nella zona del presbiterio vi è del marmo.
Una curiosità incisa nella Chiesa di Castro.
Nel lato nord della cattedrale vi è un'iscrizione in cui è inciso il nome Matre Maria: la scritta è poco visibile, ma si narra che venne fatta per allontanare il culto pagano della dea Minerva che veniva onorata in un tempio a lei dedicato. Non tutti infatti sanno che il nome Castro origina da Castrum Minervae, ossia fortezza dedicata a Minerva.