Ai confini d'Italia: il Santuario de Finibus Terrae
Proprio sul tacco dell'Italia sorge una Basilica che guarda verso il mare e che prende il nome che i romani attribuirono a questo lembo di terra: De Finibus Terrae, ai confini della terra, limite estremo del territorio romano.
Qui, Santa Maria di Leuca, venerata in questa splendida basilica risalente alla prima metà del IV secolo, spalanca le braccia al vicino Oriente in segno di apertura verso tutti i popoli, compresi quelli che osservano religioni differenti.
Le origini della basilica
La basilica di Santa Maria di Leuca sorge sul punto più elevato della linea di costa. L'edificio attuale risale ai primi del Settecento, epoca durante la quale venne fortificato contro le frequenti scorrerie saracene. Alla Madonna di Leuca è attribuito il miracolo che nel 365 mise in salvo alcuni pescatori minacciati da un'improvvisa burrasca.
Ancora prima, in quel punto sorgeva un tempio dedicato a Minerva, di cui all'interno della chiesa è conservata l'ara su cui gli abitanti del posto offrivano libagioni alla dea. Su un'altra lapide, invece, si legge dell'avvento del principe degli Apostoli, San Pietro, sbarcato qui per dirigersi a Roma e autore dell'opera di evangelizzazione di questa parte del Salento. Fu proprio San Pietro, infatti, a fare in modo che il tempio pagano fosse dedicato alla Vergine Maria.
La bellezza del luogo
Dall'ampio cortile situato di fronte alla basilica è possibile godere di uno dei panorami più belli del Salento. Qui la vista spazia su un ampio tratto di mare, di notte illuminato dal faro situato a pochi metri. Al centro del piazzale sorge una croce monumentale eretta nel 1901, mentre nei dintorni del santuario compaiono alcune iscrizioni ed altri segni che documentano il passaggio di San Pietro, proveniente dal vicino Oriente.
Il santuario, che sorge maestoso su una scogliera che domina la cittadina situata ai suoi piedi, è collegato con il porto vecchio da due rampe di scale, ciascuna formata da 296 gradini. Le due scalinate, risalenti al periodo fascista, sono separate dalla coreografica cascata artificiale.