La tartaruga Caretta Caretta ama il Salento
Il Salento è il luogo prescelto dalla tartaruga Caretta Caretta per nidificare. Anche quest'anno, a partire dal mese di giugno, sono stati numerosi i quotidiani locali e nazionali a riportare la notizia del ritorno di questi esemplari presso le spiagge della terra salentina.
All'inizio dell'ultima settimana di giugno aveva destato scalpore l'avvistamento di due tartarughe Caretta Caretta presso la spiaggia di Gallipoli e quella di Pescoluse. Entrambe erano pronte a nidificare.
I casi delle spiagge di Gallipoli e Pescoluse
L'area scelta dalle tartarughe Caretta Caretta in quel di Gallipoli e Pescoluse è stata da subito transennata dalla Capitaneria di Porto, in collaborazione con le associazioni Legambiente Lecce e Wwf Puglia. Quest'ultime si sono poi occupate del monitoraggio dell'area, consapevoli dell'importanza che il rettile ha per l'intero ambiente. In genere, i piccoli nascono tra i 40 e i 60 giorni più tardi (il caldo favorisce l'abbreviazione del periodo di nascita).
A fine agosto, presso la spiaggia di Pescoluse, si sono iniziate a schiudere le prime uova depositate da un esemplare di tartaruga Caretta Caretta a fine giugno, rispettando così i canonici 2 mesi previsti. Durante la prima notte sono nati 25 esemplari, che hanno preso da subito la via del mare sotto lo sguardo attento e premuroso dei tecnici del Museo di Storia Naturale del Salento, i quali hanno provveduto a salvaguardare l'area in cui la tartaruga aveva nidificato.
I dipendenti del Museo di Storia Naturale del Salento, operativi nella spiaggia di Pescoluse, attendono la schiusa delle rimanenti 75 uova, per un totale di 100 tartarughe Caretta Caretta nella sola Pescoluse. Un evento di grande importanza, che ha suscitato grande entusiasmo tra gli amanti degli animali del territorio salentino.
La Caretta Caretta del Salento diventa caso di studio internazionale
A Pescoluse si è ripetuto quanto accaduto lo scorso anno presso la spiaggia libera poco più a nord di Torre Lapillo, nei dintorni di Porto Cesareo. Anche allora si è trattata del ritrovamento di un nido di tartaruga Caretta Caretta per un totale di 100 uova. La scoperta era avvenuta quasi per caso da parte di un gruppo di bagnanti, in quanto le uova si trovavano a pochi passi dalla riva.
Dal Libano sono arrivati due ragazzi per seguire le operazioni di soccorso delle tartarughe Caretta Caretta, coordinate dal Centro recupero tartarughe marine associato al Museo di storia naturale sito nei pressi della città di Calimera. I due libanesi continueranno a studiare la costa del Salento, portando nella loro patria l'esperienza necessaria per aprire un analogo Centro di recupero nella città di Tiro, affacciata sulla costa non distante da Beirut.