Dolci di Pasqua nel Salento: scopri i sapori della tradizione locale
Il Salento è ormai una delle destinazioni turistiche più famose di tutta Italia. Il Tacco d’Italia è molto apprezzato per le sue spiagge pulite e il mare limpido, una vegetazione molto varia, paesaggi spettacolari e quant'altro. Ma ciò che veramente conquista i visitatori del Salento è la sua ricca tradizione culinaria.
I dolci tipici del periodo pasquale sono un tripudio di gusto e tradizione e conservano una simbologia antichissima.
La Cuddura
Una delle specialità più diffuse e conosciute in Salento nel periodo di Pasqua è la Cuddura. Si tratta di una sorta di tarallo intrecciato, salato o dolce, che contiene al suo centro un uovo.
La specificità simbolica di questo dolce risiede nella sua forma: a seconda di come viene intrecciato il tarallo, si trasmette un significato diverso. Le forme possono variare, ma le più comuni sono quelle del gallo, del pesce e della bambola. Tradizionalmente, la bambola viene regalata alle donne in simbolo di fertilità e ai maschi come virilità e fortuna.
L’agnello di pasta di mandorla
Un altro immancabile dolce tipico della Pasqua salentina è l'agnello (in dialetto “pecureddhu”) fatto di pasta di mandorla e zucchero. L’origine di questo dolce è fatta risalire al ‘600, nato grazie alla badessa di un monastero a Lecce. Pare che le suore preparassero questi dolci in occasione delle feste e li donassero.
I Quaresimali
Come non assaggiare poi i Quaresimali? Si tratta di biscotti secchi con mandorle e arancia che si mangiano durante il periodo della Quaresima. Si contraddistinguono per la semplicità, ma soprattutto per il gusto unico, grazie a cui sono diventati una tradizione immancabile sulle tavole dei salentini e non solo!
Ma non solo in occasione della Pasqua: sempre il Salento ha da offrire sapori unici e inconfondibili che lasciano i visitatori incantati!