Il Frantoio Oleario Ipogeo a Gallipoli
Il Frantoio Oleario Ipogeo di Gallipoli è una delle principali attrazioni turistiche del Salento. Durante un soggiorno presso l'Hotel Panoramico del comune di Castro, la visita al frantoio ipogeo della rinomata località salentina è tra le escursioni più consigliate.
La distanza dall'hotel è di circa 50 km, con la durata del tragitto stimata in poco più di un'ora d'auto. Si può scegliere fra 3 percorsi differenti: da Castro al Frantoio di Gallipoli lungo la strada statale 274 (51 km e 60 minuti d'auto); strada provinciale 361, con uguale chilometraggio e durata del viaggio in macchina); strada statale 101 (71 km e 60 minuti d'automobile).
Storia del Frantoio Oleario Ipogeo a Gallipoli
Non tutti lo sanno, ma Gallipoli prima ancora di diventare l'”Ibiza italiana” è stata tra le principali città al mondo nella produzione di olio da lampada. Uno dei simboli del passato di Gallipoli è nascosto tra i vicoli del centro storico della città, dove si cela il Frantoio Oleario Ipogeo di Palazzo Granafei.
Secondo le ultime indagini, il Frantoio Ipogeo Granafei è uno dei 35 frantoi presenti nelle cavità sotterranee della città di Gallipoli, molti dei quali risultano ancora tutti da scoprire. I frantoi ipogei del Salento fornivano l'olio lampante necessario a illuminare le più grandi città del Vecchio Continente.
Storia e curiosità
L'ascesa di Gallipoli in questo particolare mercato iniziò a partire dal Cinquecento fino al termine dell'Ottocento, quando l'elettricità rese l'olio da lampada non più appetibile come un tempo. I frantoi oleari ipogei di Gallipoli hanno contribuito all'illuminazione di città come Parigi, Amsterdam, Oslo, Berlino, Londra e Stoccolma, assumendo ben presto un ruolo dominante nella produzione di olio lampante. Si narra che la regina d'Inghilterra avesse fatto precisa richiesta dell'olio di Gallipoli perché il più lucente tra tutti gli altri.
L'importanza dei frantoi di Gallipoli era tale che la città si guadagnò l'appellativo di capitale mondiale dell'olio da lampada. Se si volge lo sguardo al recente passato della perla del Salento, tutto si potrebbe dire meno che fosse famosa in passato per la produzione di olio lampante. Le attività dei frantoi oleari ipogei avevano assicurato a Gallipoli un benessere economico tale da ospitare le lussuose residenze dei viceconsoli di importanti nazioni straniere.
Visita al Frantoio Oleario Ipogeo di Gallipoli
Il Frantoio Oleario di Palazzo Granafei, situato in Via della Pace, è visitabile gratuitamente durante i mesi estivi dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 22. Si tratta di un'esperienza originale da fare a Gallipoli, ribattezzata da alcuni anni a questa parte come la perla del Salento.
L'ingresso al frantoio ipogeo, oltre a essere gratuito, non richiede alcuna prenotazione da parte dei turisti che scelgono di fare un tuffo nel passato, ripercorrendo la vita di coloro che vivevano da ottobre a marzo rinchiusi nelle grotte sotterranee di Gallipoli per produrre il prezioso olio da lampada. Di tutti i frantoi ipogei presenti in città, quello posizionato sotto Palazzo Granafei è il più importante in quanto si tratta dell'unico frantoio completamente ristrutturato. Sono inoltre presenti le attrezzature utilizzate dai lavoratori per ricavare l'olio lampante e alcune testimonianze di quella che era la vita di una persona al lavoro all'interno di un frantoio ipogeo.
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