La Grotta dei Cervi a Porto Badisco: la Natura incontra la Storia
Il turismo salentino non è solo mare e spiagge ma anche la scoperta di luoghi diversi come la Grotta dei Cervi a Porto Badisco, in provincia di Lecce, che si può raggiungere comodamente in 20 minuti partendo dall'Hotel Panoramico, a Castro, che dista solo 12 chilometri.
La Grotta dei Cervi, una immersione nel neolitico
Nella Grotta dei Cervi, a Porto Badisco si può ammirare un complesso pittorico risalente al Neolitico, il più imponente di questo tipo dell’intera Europa.
Si tratta di pitture che furono eseguite utilizzando guano e ocra e che mostrano cacciatori con i loro cani, cervi e altre figure astratte delle quali il significato rimane tuttora oscuro. Nel loro insieme queste pitture preistoriche sono una specie di "linguaggio ideografico" proprio per il mix tra simboli chiari e simboli astratti.
La Grotta dei Cervi, come molte altre presenti in questo tratto di Puglia, ha origine carsica, ed in passato, quando questa zona era abitata dalle popolazioni del Neolitico, era soprattutto un santuario, un luogo di culto.
Le pitture della Grotta dei Cervi
A 28 metri di profondità, in una grande sala alla quale si accede attraverso un basso cunicolo, si trova una grande pittura realizzata con ocra rossa, che uno o più sconosciuti abitanti di queste terre realizzarono utilizzando ocra rossa migliaia di anni fa.
Tra le raffigurazioni astratte si trovano delle folle danzanti, ma anche dei simboli a forma di croce. Dare un nome alle popolazioni che hanno eseguito questi pittogrammi è quasi impossibile, non conoscendone né la lingua né l’etnia, ma si capisce l’intenzione di rappresentare la società dell’epoca che doveva essere fondata innanzitutto sull’allevamento degli animali e sull’agricoltura. Un luogo certamente di culto, dunque, frequentato dalle prime comunità di agricoltori della storia.
La grotta, che non è accessibile al pubblico, si suddivide in tre grandi corridoi ed è senza dubbio uno dei luoghi più suggestivi del Parco Naturale Otranto - Leuca